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Immagine del redattoreSerena Giuliano

DESIGNING ARCHAEOLOGYMUSEUMINSEL

Aggiornamento: 10 set 2020

Berlino, Germania.


Itinerant master’s degree program in architecture, archeology and museum design


Gruppo di lavoro: G. Birrarelli, G. Bonifacio, G. Ciusani, V. Comar, S. Giuliani, A.Troian e J. Wiedemann


Progetto: 2018 ( durata 1 settimana)


L'area di lavoro consisteva nella realizzazione di un nuovo sistema espositivo in un'area del Neus Museum a Berlino e di un progetto che si sviluppasse all'esterno per la sua promozione. Viene qui riportata la parte di lavoro su cui ho collaborato maggiormente cioè l'esposizione interna.

Essa si basa sulla visione del mondo egizio della vita e della morte rappresentata da un sistema composto da due piramidi, una di colore oro e una di colore nero, speculari in modo verticale. Realizzate con sistemi a tiranti in tessuto elastico queste strutture permettevano di dividere lo spazio scelto, caratterizzato da altezze anche importanti, in più ambienti con luci diverse in base a dove il visitatore si colloca. Questo aspetto è stato scelto per conferire una connotazione spirituale alla visita. Infatti la piramide dorata, più grande ed impattante simboleggia la vita mentre la piramide nera, più piccola e capovolta, simboleggia la morte; essi sono due concetti fondamentali nella cultura egizia e che caratterizzano la vita sia degli dei di quel periodo che degli uomini.

Anche la progettazione dell'esposizione ha visto la forte influenza del concetto di vita e morte nella sua progettazione. Infatti il percorso della mostra ha un andamento ascendente con le tematiche della morte posizionate al piano inferiore, caratterizzato anche da una luce minore, della vita quotidiana nella parte mezzana, con una luce soffusa tendente dorata, e infine nel piano più alto la vita dopo la morte e il faraone con la sua famiglia, posizionate nella punta della piramide dorata dove vi è una forte luce sommitale.

Oltre il percorso espositivo si sono progettate le varie teche che contengono i vari reperti predisponendo grazie all'aiuto delle archeologhe uno studio dei materiali e della conformazione delle stesse. Nella parte inferiore della mostra dominano teche pesanti, quasi a simboleggiare sarcofagi, composte da lastre di pietra sorrette da una struttura metallica mentre nella parte superiore le strutture sono più leggere con più vuoti e di colore dorato.

 


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