Roma, Lazio, Italia
Itinerant master’s degree program in architecture, archeology and museum design
Gruppo di lavoro: G. Bevilacqua, B. Di Leo, A. Fabbro, S. Giuliano, G. Lobasso, M. Tagliabracci e M. Tombolini
Progetto: 2018 ( durata 1 settimana)
Primo progetto realizzato durante la serie di workshop del master itinerante dell'Accademia Adrianea.
In particolare questa tappa è stata caratterizzata da una serie di lezioni atte allo scopo di progettare un sistema di visita di una stazione della fermata della nuova linea della metropolitana romana in modo tale da permettere l'esposizione dei vari reperti venuti alla luce durante il processo di scavo della stessa, su modello della fermata S. Giovanni di Roma.
Ponendoci questo obbiettivo si è quindi proceduto innanzitutto alla musealizzazione, tenendo conto della natura di stazione metropolitana: quindi punto di passaggio elevato, della stazione stessa e dei suoi ingressi, e del contesto in cui essa si pone.
Gli obbiettivi principali sono quindi risultati quelli di risultare meno impattanti possibile con la vista, da un lato verso il Colosseo e dall'altro lato verso l'Altare della Patria, utilizzando i volumi già esistenti in sito e ripensandoli con nuove soluzioni.
Il progetto consiste in una struttura sopraelevata, ispirata alla James Simon Gallery di Berlino, il cui accesso è permesso da una serie di rampe che si "nascondono" tramite la loro conformazione cromatica e materica con il contesto e permettono di esporre le riproduzioni delle piante storiche della città. Questa struttura si attesta su un edificio, ad oggi non pienamente accessibile, già esistente e favorisce l'inserimento di una serie di funzioni ausiliarie necessarie al visitatore: infopoint, servizi, ecc.
Prendendo ispirazione dal progetto della metro di S. Giovanni si è operato sui soffitti della stazione al fine di renderli didattici per il visitatore ideando un controsoffitto a diverse altezze su cui viene riportato un bassorilievo ( nel infopoint) o con l'ausilio di pannelli stampati (nella stazione metropolitana al primo livello del sottosuolo) della planimetria della città, orientata, con le principali attrattive per il turista in evidenza.
Infine si è operato sul vero è proprio sistema di esposizione dei resti. Per ciò si è progettato un sistema di vetrine che, in totale sicurezza e con possibilità da parte degli addetti di operare sui resti, permettesse l'esposizione dei reperti.
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